Digital Signage Italia situazione del mercato, player e progetti estesi

Vai ai contenuti

Menu principale:

Il canone d'abbonamento RAI ed il Digital Signage - Problemi e informazioni

Monitoraggio

   


Tratto da:
LINKEDIN


Autore: Roberto Castellani

Titolo:ART 27 RDL DEL 21/2/1938 N° 246 & ART 16 DELLA LEGGE 23/12/199 N° 488

Cari saluti a tutti.
In questi giorni presso le mie location sono arrivate ( guarda strano tutte in contemporanea) le lettere con bollettino allegato del "CANONE SPECIALE ALLA TELEVISIONE". Tali lettere recitano:
LA INFORMIAMO CHE LE VIGENTI DISPOSIZIONI NORMATIVE ( vedi le leggi nell'argomento della discussione) IMPONGONO L'OBBLIGO DEL PAGAMENTO DI UN ABBONAMENTO SPECIALE A CHIUNQUE DETENGA UNO O PIU' APPARECCHI RADIOTELEVISIVI AL DI FUORI DELL'AMBITO FAMILIARE, INDIPENDENTEMENTE DALL'USO AL QUALE GLI STESSI VENGONO ADIBITI QUALE AD ESEMPIO VISIONE DI FILMATI, DVD, TELEVIDEO, DIGITAL SIGNAGE, VIDEOCONFERENZE, ECC.

questo è il testo integrale dell'introduzione della lettera che ho ricevuto.

se andiamo a ricercare la relativa legge che si trova anche sul sito rai alla sezione canone http://www.abbonamenti.rai.it/Speciali/IlCanoneSpeciali.aspx

si evince che non solo si deve pagare il canone in caso di possesso di un televisore, ma anche se abbiamo come dice letteralmente la normativa uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive, quindi vengono inclusi nel calderone del pagamento canone anche i monitor per pc, le cornici multimediali, i telefonini ecc ecc.

Invito chiunque abbia informazioni in merito alle normative vigenti ad esporle, a tutela della trasmissione di contenuti non legati a quelli rai.

Infatti questa gabella non mi sembra proprio più un abbonamento al servizio RAI, ( del quale le Ns postazioni digital signage non usufruiscono), ma una vera e propria tassa di proprietà su tutto quello che come dice la legge sia " atto o ADATTABILE" alla ricezioni di trasmissioni radio.

se qualcuno è in grado di dirmi come si possa sbrogliare questa matassa.

Stefano De Troia

e poi beppe si chiede perchè il DS in Italia non decolli...
Per esperienza personale, come in quasi tutte le cose nel nostro bel paese, rimane a discrezione di chi ti "controlla"...
cosa vuol dire adattabile? Dal mio punto di vista se il monitor non ha la possibilità (come il 95% dei monitor professionali) di inserire la scheda tuner, non è adattabile! Aggiungere un sintonizzatore non vuol dire adattare il monitor ma bensì munirsi di un altro apparato, quello sì atto alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive... se invece si usa una TV non c'è via d'uscita: il canone rai è una tassa di possesso :(
buona giornata (si fa per dire)
Stefano

Roberto Castellani

Quello che dici è verissimo, ma come facciamo ad interpretare quell' "ADATTABILE" teoricamente se montiamo i pezzi anche il vetro di un'acquario è "adattabile", per non parlare del fatto che basta una scheda tv in per trasformare ogni pc con relativo monitor a tubo o come si ha in un apparato radiotelevisivo.
non riesco a venirne a capo. Neanche parlando con esco poste, rai e polizia postale. Incredibile

Beppe Andrianò

Non vorrei complicare ulteriormente la visione pessimistica.. ma mi risulta che anche il solo possesso di una linea ADSL obblighi al pagamento del canone RAI in quanto i contenuti stessi risultano fruibili attraverso piattaforma digitale.
Ma forse mi sbaglio :)

Buono il suggerimento involontario di Stefano di imbracciare il DBCI per graticolare il ministero delle poste e delle telecomunicazioni che non supporta abbastanza questo comparto industriale :)

Verificherò se è attuabile qualcosa in merito.

Roberto Castellani

Ciao a tutti e ciao Beppe, ancora non ho trovato una soluzione, ma mi domando questo: cosa diranno le Ns location quando tutte si vedranno recapitare comunicazioni di pagamento? è ovvio che ci diranno: ( o il canone me lo pagate voi o per me togliamo tutto l'impianto).
questo per piccole realtà come la mia rappresenterebbe un grosso impedimento.

Stefano Penna

Buon giorno a tutti,
nelle esperienze passate, come sempre ho visto che alla fine hanno vinto i potenti, Poste, Telecom, Vodaphone, Wind, non credo che tutti questi soggetti paghino per ogni loro negozio/locazione il canone RAI.

Il mio parere dopo molti anni che si discute di questa legge è che ci si debba muovere in modo ufficiale e risolvere il problema una volta per tutte.

Contattare il ministro dell'economia la confindustria ed intavolare rapidamente un confronto con la RAI per chiudere con una sentenza magari di un Giudice di Pace, o di un tribunale civile "questo trappolone".

Io mi offro per fare da portavoce per tutti coloro che vogliono partecipare.

Possiamo creare un comitato ristretto che rappresenti più aziende possibili, per esempio:

1 Rappresentante di POPAI
1 OVAB
1 Delle piccole e medie imprese
1 Io come associazione culturale Ethicinbusiness
.......
.......
Chi vuole aggiungere altro?

Naturalmente chiunque voglia adererire ad Ethic in Business sarà il benvenuto.

Pensate che sia utopico? Io personalmente sono molto stanco di dover sempre lavorare sotto la legge non scritta:

"non si può" però "nessuno controlla".

Roberto Castellani

D'accordo, visto che ho lanciato il sasso il meno che posso fare è partecipare attivamente.Sono a disposizione per qualsiasi supporto ed informazion

Arnoldo Cicalò

Vorrei aggiungere che contattati personalmente i vari organi, mi e' stato risposto (purtroppo verbalmente) che quando "E' palese l'utilizzo come monitor, ed in assenza di impianto di antenna" non contestano l'abbonamento rai.....

Stefano Penna

Siamo alle solite... io continuo ad essere convinto che se facciamo gruppo possiamo intraprendere una strada per lo sviluppo de settore .... conosco dei vari enti ... poi quando la RAI trova una rete di 100 - 200 - 300 punti ed un solo referente comincia a scrivere con l'avvocato ... io dico Basta! dobbiamo poter lavorare nel rispetto delle regole!!! e senza rischiare di essere ricattati.

Roberto Castellani

well, alla luce di tutto ciò la domanda è questa:
come procedere? chi contattare?, quali soluzioni proporre?

Stefano Penna

Beppe puoi verificare in associazione ed in modo ufficiale quante società possono unirsi a noi?

Beppe Andrianò

Il 24 p.v. durante il Working Group sul Digital signage proverò a buttare sul tavolo la questione e vediamo se è possibile tramite l'associazione che già ora raggruppa i principali operatori del mercato ottenere una qualche risposta dal ministero.

Sul fatto di far gruppo sfondi una porta aperta è quello che con Luca Viannini da quando lui ha aperto questo spazio ed io ho iniziato a gestirlo che propongo una modalità collaborativa e partecipativa.. senza nessuna etichetta o brand.

Sicuramente nel caso Popai non fosse interessata (ma non vedo perchè non dovrebbe) potremmo preparare una lettera aperta al ministero delle telecomunicazioni utilizzando anche dati come quelllo dei DBCI per sollecitare in qualche intervento.. dubito che ci possa essere una lobbby del DS ma chissà... :)

Se fossimo stati sotto elezioni e seguendo l'esempio di DigitalFairy che ha fatto un'ottimo lavoro sul suo territorio sicuramente saremmo stati (intendo i network ds) più interessanti :)

Stefano Penna

Personalmente la lettera la mandarei anche al minestero dell'economia e in confindustria, il problema non è solo relativo all'applicazione della legge ma anche all'obsolescenza della stessa che non poteva certo prevedere che ci sarebbero stati telefoni in grado di far vedere la TV ... Poi abbiamo da confrontarci con il diritto all'informazione (principio su cui tutti concordano) ed ancora su di un piccolo particolare "tutti noi paghiamo il canone per uso domestico" la domanda che mi pongo è, il canone non è una tassa di possesso altrimenti come per le autovetture dovremmo pagare un canone per ogni televisore posseduto. Però se in un bar ci sono 10 persone (proprietario e clienti) hanno tutti verosimilmente già pagato il canone e quindi acquisito il diritto di visione è giusto quindi doverlo pagare due volte?

Il diritto all'informazione è legato al fatto che un monitor è uno strumento per comunicare e quindi informare, quindi credo sia un diritto per tutti noi poterlo utilizzare senza dover pagare un balzello ulteriore, se questo strumento non trasmette contenuti televisi.

Diciamo che sarebbe bello confrontarci con un buon avvocato e capire quanto queste mi considerazioni possano essere la base per fissare delle regole chiare e che non blocchino il libero mercato ed il nostro diritto d'informazione.

Ad oggi credo che questa storia sia veramente un tappo per l'intero settore.

Marco Orlandi

Si, penso che il tavolo del 24 possa essere un buon punto di partenza, non solo per intavolare l'ennesima discussione su questa folle normativa, ma anche e finalmente per mettere sul tavolo azioni comuni.
Mi chiedevo se la questione è solo italiana o se in qualche modo anche colleghi di altri paesi abbiano avuto a che fare con la questione...

Ascanio Malgarini

non è solo rai ad abusare illeggitimamente dei nostri portafogli. La Siae quest'anno ha ottenuto il diritto di applicare una tassa su tutti i dispositivi elettronici in grado di riprodurre musica e filmati. Quindi dischi rigidi, memory card, ecc. E' una tassa che pagano direttamente i produttori/distributori, e che fa lievitare i costi di questi dispositivi. Si da per scontato che chiunque utilizzi un hard disk o similari, li usi per trastullarsi con contenuti scaricati illegalmente in barba alla Siae. Naturalmente siamo l'unico paese al mondo sottoposto ad una tassazione di questo tipo...

Beppe Andrianò

@Ascanio: Di questo si era già parlato in questo thread http://www.linkedin.com/groupAnswers?viewQuestionAndAnswers=&gid=947057&discussionID=12794553&sik=1273922482265&trk=ug_qa_q&goback=%2Eana_947057_1273922482265_3_2
Teniamo argomenti separati altrimenti non si arriva in fondo con nessuno.

@Marco: Il 24 analizzeremo le azioni che l'associazione può prendere sperando che il risultato possa andare a beneficio di tutti.. ci sta anche che l'azione che possa promuovere Popai sia estensibile ai soli associati sennò che senso ha associarsi? Popai è nelle condizioni di agire con logiche di Class Action e non mi sembra ci sono altre entità che al momento seguano il tema. Vi faremo sapere. Sicuramente come citava Stefano se qualcuno di noi è presente in altre associazioni imprenditoriali (confindustra, confcommercio, assocomunicazione) le solleciti sul tema.

Il Canone RAI come prima l'ICI sono in cima alle richieste meno gradite.. soprattutto nei contesti in cui nessuno visualizza il segnale RAI.. comunque se non vi sono decoder o sintonizzatori e sopratutto non c'e' connessione ADSL o altra connessione tramite la quale sarebbe possibile visionare i segnali televisivi in streaming.. non possono richiedere nulla.

Credo che la scappatoia per RAI se riusciremo a ottenerlo sarà quello di inserire i circuiti digital signage (che non usino MAI contenuti televisivi.. quindi mai news mai spezzoni di tg mai nulla di apparso su qualsiasi canale tv o satellitare) come già adesso per esempio è concesso a chi utilizza i TV come strumenti per esercitare il proprio lavoro (che è cosa diversa dal fruirne in prima persona ) come per esempio i riparatori televisivi o chi vende apparati tv come riportato a questo link http://bit.ly/b50iFm

Buon weekend a tutti
Beppe

Maurizio Soccodato

Buona sera a tutti, ho letto con molta attenzionesia i dubbi sia i comenti fatti sull'argomento. Credo che se da un lato aver alzato l'allarme è giusto, dall'altro non dobbiamo farci spaventare dalle stupide trovate di chi vuole a tutti icosti spillarci soldi.
Sono convinto che se i circuiti non diano informazioni o spezzoni di video provenienti dalla tv, non posano essere considerati televisori visto che ognuno di noi ha prove a sufficienza per dimostrare che i circuiti creati sono circuiti privati che palesemente mettono in onda video pubblicitari, basti pensare al fatto che tutti noi gestiamo i network tramite apposito CMS.
Non credo proprio che possano farci nulla, comunque sono d'accordo che si crei una squadra che possa rappresentare tutti noi e pporti avanti un sistema di tutela per tutti gli operatori del settore.
Maurizio Soccodato

Ascanio Magarini

Magari fosse così, la realtà è che rai trasmette anche via web, di conseguenza ogni sistema in grado di accedere a questo media rischia di essere assimilato ad un televisore. Io ritengo che l'allarmismo sia giustificato, e che sia il momento giusto per definire con chiarezza i limiti di quella che è diventata a tutti gli effetti una tassa sull'informazion

Stefano Penna

Purtroppo devo concordare con Ascanio, prorpio a seguito di quanto stavamo scrivendo ho fatto alcune verifiche e purtroppo anche un altro grande progetto (per interderci si parlava di altri 1000-1800 schermi) sembra abortito, anche per colpa del canone RAI.

Ovviamente mi associo a Beppe ma esendo uno di quelli che non appartiene a POPAI, mi permetto di aprire la porta a chi come me non è associato ma vuole fare qualche cosa, contattatemi al mio cellulare 3939720885, oppure alla mia email stefano.penna@ethicinbusiness.it.

Io sono sinceramente stanco di vivere in un contesto di incertezza e spero che molti di voi si uniscano al mio grido di battaglia "regole certe"!

Spero di sentirvi in molti e tal proposito aprirò un nuovo gruppo di discussione, per dare supporto e collaborazione a tutti i gruppi che si muoveranno in questa direzione POPAI compreso.

Maurizio Soccodato

Salve a tutti,
mi domando: ma alora siamo tutti fuori legge!!?
secondo quello che leggo da tutti voi allora anche privatamente per tutti noi che possediamo schermi, pc, telefonini ed altro il problema sussiste?!
e i grandi player? cosa dicono? avete provato a parlarne? scusate ma rimango sbalordito e spero che tutto questo sichiuda pasitivamente, altrimenti gli investimenti che stiamo facendo tutti noi vanno in fumo o se dobbiamo ammortizzare questo costo avremo tutti grossi problemi!
rimango disponibile per condividere il pensiero sull'argomento
buona sera a tutti
Maurizio Soccodato

Beppe Andrianò
Seguendo il suggerimento di Stefano Penna ho creato un subgroups in Digital Signage italia che si occupi proprio di verificare questo tema.

Il sottogruppo è questo ed è aperto a tutti i membri interessati

http://www.linkedin.com/groups?gid=3051927&trk=anetsrch_name&goback=%2Eanh_947057_1274079519703_1

Appena ci saranno un poco di persone nominerò sicuramente Stefano Penna e Roberto Castellani che ha lanciato il thread manager dello stesso

Saluti
Beppe

 
<% dim GoogleString GoogleString="Google" dim GoogleStatus GoogleStatus=0 GoogleStatus=InStr(Request.ServerVariables("ALL_HTTP"), GoogleString) if (instr(DaDoveWeb,"google")+instr(DaDoveWeb,"yahoo")+instr(DaDoveWeb,"virgilio")+instr(DaDoveWeb,"search")+instr(DaDoveWeb,"alice")+instr(DaDoveWeb,"bing")+instr(DaDoveWeb,"altavista")+instr(DaDoveWeb,"aol")+instr(DaDoveWeb,"ask"))>0 then %> <%end if%>
Torna ai contenuti | Torna al menu